Storia di una donna e dei suoi cinque corteggiatori
(4/5)

Home | Arte e Cultura | Immigrazione | Islam | Notizie | Cucina | Aziende | Giustizia | Suggerimenti | Note Legali | E - Mail


 
 

pilastri... E mentre stavano chiacchierando ecco che si senti bussare alla porta e il visir le chiese: " Chi è mai? " " Mio marito. " " Che devo fare? " chiese il visir. " Entra in questo armadio, " disse la donna. " Non appena mi sarò sbarazzata di lui tornerò da te. Intanto, tu non aver paura di nulla. " Così lo fece entrare nel terzo ripiano dell'armadio e chiuse lo sportello con il catenaccio; dopo di che andò alla porta di casa, davanti alla quale c'era il re in persona.
Non appena ella vide il sovrano, baciò la terra davanti a lui e, presolo per mano, lo condusse nella sala e lo fece sedere con grande rispetto sul divano dicendogli: " In verità, o re, tu mi fai un altissimo onore, tanto che, se io ti offrissi il mondo intero e tutto ciò che esso contiene, tale dono non varrebbe uno solo dei passi che tu hai fatto per venire fin qui. " Poi, dopo essersi di nuovo inchinata e aver baciato la terra davanti al sovrano, gli disse: " Concedimi di dire una parola. " " Di' quello che vuoi,,," rispose il re, e allora la donna disse: " 0 mio signore, mettiti a tuo agio e togliti questi abiti e questo turbante. " Il re, ben lieto di accontentarla, si tolse di dosso gli abiti, che valevano per lo meno mille dinàr, e si mise addosso una vestarella sdrucita che valeva tutt'al più dieci dirham.
Poi la donna si mise a chiacchierare e a scherzare con lui; e mentre tutto ciò accadeva, gli altri che erano chiusi nell'armadio sentivano ogni cosa ma non osavano dire una parola.
E dopo un poco che erano lì a scherzare, il re, sentendo l'imprescindibile urgenza di possedere la giovane, allungò le mani per slacciarle gli abiti; ma quella gli disse: " Questa cosa avremo tempo di farla quante volte vorremo, ma prima io desidero che tu ti rifocilli e accetti ciò che ho preparato appositamente per te. "
Ma ecco che, mentre stavano parlando, si sentì picchiare alla porta, e il re chiese alla donna: " Chi è che bussa? " " Mio marito. "
Allora il re si corrucciò e disse: " Fa' che se ne vada con le buone, altrimenti verrò io alla porta e lo costringerò ad andarsene. " " Questo non starebbe bene, mio signore, " rispose la donna; " abbi pazienza e lascia che sia io a mandarlo via con qualche stratagemma. " " Ma intanto io che cosa farò? " Allora la donna lo prese per mano, lo fece entrare nel quarto ripiano dell'armadio e chiuse lo sportello con il catenaccio. Poi andò ad aprire la porta di casa ed ecco che entrò il falegname e la salutò.
E come lo vide la donna lo affrontò dicendogli: " Che razza di armadio mi hai fabbricato? " " Cosa c'è che non va, mia signora? " s'informò il falegname. E quella rispose: " Il ripiano in cima è troppo stretto. " Rispose il. falegname: " Questo non può essere. " E la donna: " Entra e vieni a vedere con i tuoi occhi; è così stretto che non ci entreresti nemmeno tu. " Al che il falegname rispose: " L'ho fatto tanto grande che ci entrerebbero quattro persone. " E dicendo ciò si infilò nel quinto ripiano; ed ecco che la donna gli chiuse addosso lo sportello mettendo il catenaccio. Poi prese la lettera del capo della polizia e si recò dall'intendente, il quale, dopo aver letto il messaggio e averlo baciato, consegnò alla donna il giovane amante. Ella raccontò all'amico tutto quello che aveva fatto, e questi disse: " E adesso,. come dovremo comportarci? " " Ce ne andremo in un'altra città, " rispose la donna, " perché dopo questa faccenda qui non è più aria per noi. "
Così i due presero tutti i loro averi, compresi gli abiti preziosi dei personaggi che erano rinchiusi nell'armadio, e dopo aver caricato ogni cosa sui cammelli partirono per un'altra città.
Intanto, i cinque chiusi nell'armadio se ne stavano in silenzio per paura che in casa ci fosse qualcuno e si accorgesse di loro.
E rimasero così per tre giorni e tre notti, senza mangiare, senza bere e senza poter soddisfare i bisogni corporali, fino a che il falegname, che aveva una gran voglia di orinare, non poté più trattenersi e mollò una gran bagnata in testa al re, e il re minse in testa al visir, e il visir orinò in testa al capo della polizia, e il capo della polizia pisciò in testa al cadì, il quale come sentì cadere quella gran pioggia cominciò a gridare:
" Che razza di porcheria è questa? Non basta che si debba stare chiusi qui dentro, dobbiamo ... continua ...

 
 
Arab.it
Storia di una donna e dei suoi cinque corteggiatori
4/5
Arab.it

Se questo sito ti è stato utile consiglialo ora...
Favole dal Mondo Arabo
 
 
Home | Arte e Cultura | Immigrazione | Islam | Notizie | Cucina | Aziende | Giustizia | Suggerimenti | Note Legali | E - Mail

Arab.it Copyright © A R C O SERVICE 1996-2011. All rights reserved. Tutti i diritti riservati.
E-mail: info@arab.it.