Sognando la pace ho scelto l'Islam

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Sognando la pace ho scelto l'Islam

"Testimonianza di Yusuf Islam (CAT STEVENS)"

Sono approdato all'Islam verso i trent'anni, dopo i miei vagabondaggi di pop star. Una delle prime cose che ho a suo tempo imparato è che il termine Islam deriva da Salam, che significa pace.

L'Islam è un credo religioso ben distante dalla violenza, dalla distruzione e dal terrorismo che abbiamo sperimentato in questi giorni. Si è già puntato il dito contro i musulmani e il mondo arabo, ma lo spettacolo di morte e strage indiscriminata non ha nulla a che fare con una religione in cui razionalità scientifica e credo spirituale si fondono, una religione che unisce.

Cultura. Da occidentale ero stato messo in guardia nei confronti dell'Islam, una strana religione straniera, propria di persone di colore e cultura diversi dai nostri. Ma una volta ricevuta una copia del Corano nel 1976, ho scoperto l'opposto di ciò che mi aspettavo.

Il Corano mi ha fatto scoprire un credo nell'esistenza universale di un solo Dio comune a tutti gli uomini. Non è un credo che va contro le persone. Diceva che anche se proveniamo da paesi e tribù diverse, siamo tutti esseri umani, discendenti dai primi uomini, Adamo ed Eva. I musulmani britannici non provano altro che partecipazione al dolore delle famiglie che hanno perso i loro cari in questa orribile tragedia. Ecco perché va detto chiaramente che carneficine così orrende non hanno nulla a che fare con i principi di fede della maggior parte dei musulmani.

Il Corano dice che uccidere un innocente è come uccidere l'intera umanità. Non ci insegna che la vita è in un altro mondo, ma è ricco di esempi e insegnamenti tratti dalla storia dell'umanità nel suo insieme. Nel Corano si fanno più riferimenti a Mosè che a qualsiasi altro profeta. Perché questo? Perché l'Islam riconosce che la vera fede è iniziata con Dio e accetta l'esistenza di altre culture, mostrando come tutti possiamo vivere insieme in pace.

Dice: «Non c'è obbligo alla religione». E ancora: «A te la tua religione, a me la mia». Il rispetto dei valori religiosi e della giustizia è al centro del Corano. Ma alcuni estremisti, tra cui alcuni che si definiscono ecclesiastici, citano versetti del sacro libro avulsi dal contesto. È molto pericoloso.

Ad esempio il versetto che recita: «Non pensate che quelli che sono uccisi per via di Dio siano morti. Sono vivi e trovano nel Signore la loro ricompensa». È stato citato a sostegno dell'azione dei terroristi suicidi, ma in realtà è riferito a coloro che muoiono difendendo il loro paese retto da un'autorità statale legittima contro un'ingiusta invasione.

Il Corano non consente mai l'omicidio di civili innocenti.

In realtà lo stesso suicidio è rigorosamente proibito. Così recita il Corano: «Non uccidete voi stessi... chi lo fa in odio e ingiustizia verrà gettato nel fuoco».

Un altro versetto spesso citato fuori contesto è: «Non considerate amiche le Genti del Libro» (cristiani e ebrei). Pietà. Si evita però di menzionare il contesto storico che sta dietro il versetto che metteva in guardia dallo stringere alleanze con alcune tribù che avevano sostenuto l'attacco alle spalle scagliato contro i Musulmani nel settimo secolo.

In realtà è ben noto il principio islamico che recita: «Mostrate amicizia e pietà per le Genti del libro che non vi attaccano».

Il Corano sostiene anche: «Respingi il male con il bene».

I gruppi estremisti di ogni razza, colore e religione che si organizzano per minacciare o uccidere persone innocenti di qualunque paese suscitano il biasimo della maggioranza degli studiosi e dei musulmani comuni.

Cat Stevens, famosa pop star degli anni Sessanta, si è convertito all'Islam nel 1977, abbandonando alcol e droga. Il suo nome musulmano è Yusuf Islam.

(Traduzione di Emilia Benghi)

Copyright The Sun, London



Speciale strage americana.
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