Pensieri sugli attentati dell'11 settembre
 
 
Di Hamza Piccardo
 
 

 

 

Cari tutti,
invece di una dichiarazione politica, di un biglietto di condoglianze, di un'analisi dei fatti voglio rispondere agli amici e fratelli, amiche e sorelle che mi hanno chiesto conto del mio silenzio dagli attentati dell'11 settembre, con questi pensieri che ho trasmesso via SMS a molti di voi.

Hamza. P

 

Uccelli malvagi affondano nel ventre molle del mostro, cemento e acciaio si sbriciolano insieme alle vite. Ya Latif, ya Settar ( o Te che mitighi, o Te che proteggi).
(11/09/01 h.15.55)

Non gioite se l'ingiustizia colpisce l'ingiusto. Non è che un abominio ancora più grande che rende la sofferenza insopportabile. Islam è misericordia e giustizia.
(11/09/01 h. 17.15)

La cosa più difficile è mantenere intatta la propria umanità quando tutto è disumano. Islam è pienezza e testimonianza di essa.
(11.09/01 h. 19.30)

Esserci sempre e comunque senza perdersi d'animo e senza perdere lucidità e visione. Ogni prova ha in sé un insegnamento e un compenso.
(12/09/01 h. 8.30)

Quando la ragione è negletta, la menzogna impera e il sangue della vendetta sale agli occhi del tuo nemico, non temere lui, temi di assomigliargli.
(13/09/01 h. 14.25)

Lampi di guerra e intelligenze annichilite da ideologie e conformismi Spettacolo indegno di confusione e ignoranza. Signore dacci giudizio chiaro e coraggio
(14/09/01 h.18.00)

Cliccare per tornare indietro