Arafat, l'ultimo addio. Migliaia di palestinesi lo aspettano a Ramallah *


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Arafat è già in viaggio per Ramallah. L’aereo che porterà il feretro nel luogo di sepoltura ha già lasciato Il Cairo, dove si è dato l’ultimo addio al leader palestinese. La cerimonia è cominciata questa mattina alle 10 (le 9 in Italia) ed è durata solo pochi minuti: «Arafat ha fatto il suo dovere come difensore della causa palestinese, con coraggio e onestà», queste le parole di saluto al raìs, prima di invocare Allah per quattro volte.

Come previsto dal rito islamico, la vedova di Arafat Suha non era visibile durante la cerimonia religiosa e stava con la figlia di nove anni in una stanza adiacente la moschea.

Il presidente egiziano Hosni Mubarak ha accolto la delegazione dei palestinesi guidata da Abu Mazen nel “Siwan”, una tenda aperta, colorata e piena di tappeti. Tra le altre personalità arrivate al Cairo, il presidente siriano Bashar El Assad, quello algerino Abdel Aziz Bouteflika, quello libanese, Emile Lahoud, quello yemenita Ali Agdallah Saleh, quello sudanese Omar El Bashir, il principe ereditario saudita Abdallah Ben Abdel Aziz, il ministro degli esteri francese Michel Barnier, l'alto rappresentante dell'Unione europea Javier Solana, il presidente sudafricano Thabo Mbeki, quello tunisino Zin El Abdin, il presidente del Senato Marcello Pera, il vice segretario di Stato Usa, William Burns. Il ministro dell’agricoltura Gianni Alemanno e la delegazione di parlamentari dell’opposizione che viaggiava con lui, non sono riusciti ad assistere alla cerimonia perchè sono rimasti bloccati all’aeroporto del Cairo per oltre 45 minuti. La reazione della delegazione per la mancata presenza alla cerimonia funebre è stata dura, e tutti se la prendono con Pera, che è salito su altro aereo ed è riuscito a partecipare. Stessa sorte per i ministri degli esteri britannico Jack Straw, tedesco Joschka Fischer e spagnolo Miguel Angel Moratinos, nonchè il presidente finlandese Erkki Tuomioja: i disguidi aeroportuali hanno bloccato anche il loro arrivo. Nessun rappresentante ufficiale del governo di Israele ha partecipato ai funerali al Cairo e nessuno sarà presente alla sua sepoltura a Ramallah. Lo hanno confermato fonti del ministero degli Esteri a Gerusalemme.

Dopo la breve cerimonia, il feretro è stato poggiato su un affusto di cannone trainato da sei cavalli neri e avvolto nella bandiera palestinese per esser trasportato in una breve processione all'aeroporto militare di Al Maza. Da questa base, tra pochi minuti, il feretro partirà in aereo per l'aeroporto di El Arish, sulla costa nord del Sinai, dove poi sarà trasbordato su un altro velivolo per raggiungere Ramallah e il palazzo della Muqata, dove Arafat sarà sepolto.

Già da questa mattina, migliaia di palestinesi si sono riuniti attorno alla Muqata, in attesa dell’arrivo della salma di Yasser Arafat, previsto attorno alle 12.30, ora italiana. La tensione a Ramallah è alta. Sono moltissime le persone riunite e addirittura una struttura in legno della Muqata è crollata sotto il peso della folla di palestinesi. Non si ha per ora notizia di feriti. Subito dopo si terrà una breve cerimonia di sepoltura. Successivamente, stando a fonti della sicurezza palestinese, la folla sarà autorizzata ad entrare sulla spianata della Muqata e a rendere omaggio alla tomba del leader.

Intanto, questa mattina, gruppi di alcune decine di giovani palestinesi hanno cercato di entrare nella Spianata delle Moschee a Gerusalemme est da diverse parti, ma sono stati fermati dalla polizia. Le autorità israeliane, infatti, hanno deciso di limitare per oggi l’accesso alla Spianata solo ai detentori di carte di identità israeliane aventi almeno 45 anni. Ci sono stati alcuni tafferugli, ma finora non si hanno notizie di vittime o feriti.

* Tratto dal sito www.unita.it


Articolo ripubblicato da Arab.it in data 12 novembre 2004 

 


 
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