Basta volerlo
(Cosa impedisce a Mohammed VI di abolire il baciamano? La tradizione? Il 'palazzo'? Nessuna di queste motivazioni avrebbe peso di fronte alla sua volontà.)
"Baciare la mano è una pratica estranea ai nostri valori e alla nostra morale ed è un atto che ogni spirito libero rifiuta" ha dichiarato il re davanti ai cittadini e ai principi riuniti nel suo palazzo. "Tanto più che colui che bacia è portato ad abbassarsi e ciò è contrario all'islam che prevede che ci si possa abbassare solo di fronte a Dio" ha poi continuato, come citato dall'agenzia ufficiale. "Detto ciò, dichiaro il mio rifiuto categorico a questa abitudine" ha concluso il re.
Era una notizia dell'autorevole agenzia France Presse, datata il 10 settembre scorso. Ma, sono spiacente di deludervi, il re in questione era Abdallah d'Arabia, il palazzo si trovava a Gedda e l'agenzia ufficiale era quella saudita.
Peccato, vero? Io, come voi, ho avuto una piccola stretta al cuore quando ho capito che non si trattava di Mohammed VI. Immaginate che il nostro re si decida a fare la stessa cosa, uno di questi giorni….non sembrerebbe niente, ma sarebbe il primo grande cambiamento simbolico del nostro regno. Il Maggiore, insisto.
Si potrebbe discutere a lungo sul valore etno-socio-psicologico del baciamano reale. Simbolo di sottomissione per eccellenza, frontiera posta tra l'incarnazione della divinità (lui) e il genere umano (noi altri), deresponsabilizzazione e blocco ad uno stadio infantile dei baciatori, teatralizzazione dell'onnipotenza del padrone, etc., etc., etc. Ma è più semplice dire che questo gesto ci mantiene nella feudalità. L'era del signore e dei vassalli è finita in Europa da 500 anni; noi ci siamo ancora dentro, e non è un motivo di vanto.
C'è da riconoscere ora, per onestà, che Mohammed VI, contrariamente a suo padre, non fa del baciamano una fissazione. Capita regolarmente che i marocchini gli stringano la mano, e lui non se ne lamenti; ma costoro costituiscono comunque un'eccezione. La gran parte di quelli che incontrano il re gli baciano ancora la mano, e una piccola minoranza di gente 'originale' gli bacia diverse zone del braccio andando dal gomito alla spalla, passando per il bicipite. In generale, più si spingono in su e più sono audaci, senza essere per questo ribelli; nello spirito di questi "baciatori intermedi" c'è un compromesso ragionevole tra la dignità e la tradizione. Si esita tra l' ilarità e la tristezza …
Tutto ciò, tuttavia, chiarisce una cosa: non è Mohammed VI che chiede di baciargli la mano, ma sono queste persone che ritengono di doverlo fare. In altre parole, come mi aveva fatto notare un cortigiano progressista (esiste anche questo) "non è colpa del re". Riflettiamo sul libero arbitrio del re, del tutto in grado di ritirare la mano, perfino di raddrizzare energicamente l'essere umano che è davanti a lui, dandogli un colpetto sulla schiena, non sarebbe meglio? Cercare ad ogni costo la logica nelle situazioni illogiche è un esercizio che ha dei limiti. Cosa impedisce a Mohammed VI di decretare solennemente la fine di questo costume arcaico? Il peso della tradizione? La pressione di un 'palazzo' conservatore? Tutto questo non ha alcun peso di fronte alla volontà del re. Gli basterebbe volerlo, come per Abdallah, e sarebbe fatto. Lui lo vuole? Nessuno ne sa niente. Quello che si sa, al contrario, è che questa rottura simbolica seguirebbe molto la politica di Moammed VI, sarebbe molto nel suo stile. Qualche giorno fa, a Casablanca, il re ha preferito evitare il decoro di una cerimonia ufficiale e concedersi un bagno di folla senza scorta in una bidonville. È il genere di cose che adora fare e che ci mostrano che lui è, in fondo, un uomo semplice. Allora dunque, perché un uomo semplice continua ad accettare che degli esseri umani si chinino davanti a lui come dei servi? In nome di che cosa? Solo Mohammed VI lo sa. O, forse, non ci pensa… La decisione, tuttavia, non gli costerebbe cara, e gli potrebbe addirittura fruttare molto.
Ahmed Benchemsi Tel Quel (Marocco) 07-10-2005