Storia di Dalila la volpe e di Alì il cairino, detto Argentovivo
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pilastri ... e poiché mi stava largo avevo messo un po' di cera intorno al dito, ma la cera deve essersi sciolta e l'anello è caduto nel pozzo! Ti prego, voltati, affinché io possa spogliarmi e calarmi nel pozzo per cercarlo. " " Non sia mai detto che io tolleri questo! " fece Ali. " Scenderò io stesso nel pozzo e ti riporterò l'anello! " Ciò detto si spogliò di tutti i suoi abiti, si afferrò alla corda e si calò nel pozzo, fino a che toccò il fondo, dove l'acqua gli giungeva alle spalle. Mentre era là nel buio, immerso nell'acqua fredda, Zainab tirò su la corda, si sporse dal parapetto del pozzo e gli gridò: " E adesso chiama in tuo aiuto Ahmed ed-Danif! " Dopo di che, prese tutti gli abiti di Ali e se ne andò a casa sua.

Ora, bisogna sapere che la casa nella quale la ragazza aveva portato Ali apparteneva al capitano Hasan Shumàn, il quale si trovava in quel momento di servizio presso il califfo. Quando il capitano Hasan tornò a casa, si meravigliò di trovare la porta aperta, ma poiché in casa non vide nessuno pensò che un servo si fosse dimenticato di mettere il lucchetto. " Tira su dell'acqua dal pozzo perché voglio farmi le abluzioni! " disse allo schiavo che lo accompagnava. Questi andò al pozzo, calò la secchia, ma nel tirarla su constatò che era pesantissima. Allora si affacciò al pozzo e, vedendo sul fondo una forma che. si agitava, pensò che fosse uno spirito maligno, per cui, pieno di terrore, si precipitò dal padrone gridando: " Signore, signore! Nel pozzo c'è uno spirito maligno! " " Va' a chiamare quattro lettori del Corano, " gli disse Hasan, " affinché vengano a esorcizzare il pozzo. " E quando i quattro lettori del Corano furono arrivati disse loro: " Mettetevi intorno al pozzo e leggete il Corano, affinché questo spirito maligno se ne vada. " E mentre quelli intorno al pozzo leggevano il Corano, lo schiavo tirava di nuovo su la secchia alla quale era appeso Alì. Quando la secchia fu arrivata all'orlo del pozzo, Alì balzò fuori e tutti si misero a fuggire gridando: " Lo spirito maligno! Lo spirito maligno! " Ma il capitano Hasan, vedendo che non si trattava di uno spirito ma di un bel giovanotto, gli disse: " Sei forse un ladro? " " No, " rispose Alì. " E allora che cosa facevi nel mio pozzo? " " Sappi che mentre dormivo ho avuto una polluzione, per cui, risvegliatomi, sono andato a bagnarmi nel Tigri; ma qui un mulinello mi ha trascinato verso il fondo e, attraverso i canali sotterranei, sono arrivato fino al tuo pozzo. " " Farai meglio a non raccontarmi frottole e a dirmi la verità! " ribatté il capitano Hasan.

Allora Alì gli raccontò per filo e per segno chi era e tutto quello che gli era capitato. Così Hasan gli diede un abito e lo accompagnò alla caserma di Ahmed ed-Danif, dove questi, quando ebbe saputo ogni cosa di quell'avventura, gli disse: " Non ti avevo detto di guardarti dalla gente di Bagdad? " E Alì Schiena di Cammello aggiunse: " Per Allàh, come può essere che tu sia stato capo di una banda al Cairo se appena arrivato a Bagdad ti lasci spogliare da una ragazzina? " Queste parole dispiacquero ad Alì, il quale si pentì di essere uscito. Allora Hasan Shumàn gli disse: " Sai chi era quella ragazza? " " No. " " Ebbene, sappi che costei non è sposata ma è vergine, e si chiama Zainab la Furba, e non è affatto figlia di un mercante ma è figlia di Dalila la Volpe, che è la custode dei piccioni del califfo. E sappi che quelle due donne insieme sarebbero capaci di mettere nel sacco tutta Bagdad! E ora, che cosa conti di fare? " " Voglio sposarla perchè mi sono innamorato di lei'! " esclamò Alì. " Non ci riuscirai mai! " fece il capitano Ahmed ed-Danif. " Tu che la conosci, o Hasan, " chiese Alì, " sai insegnarmi qualche astuzia che mi permetta di arrivare al mio scopo? " '" Se è questo che vuoi, " fece Shumàn, " ti aiuterò volentieri. Ma tu ora spogliati completamente nudo. " E mentre Alì si spogliava, Hasan preparò in una caldaia una mistura con la quale unse Argentovivo rendendolo simile a un negro. Quando ebbe terminato la sua opera gli disse: " Sappi che nel palazzo dei piccioni c'è uno schiavo negro che si occupa della cucina e ogni giorno si reca al mercato a comprare carne e verdura per dare da mangiare ai quaranta schiavi, ai cani; a Dalila e a sua figlia. Orbene, tu cerca di attaccare discorso con lui al mercato, parlando come fanno gli schiavi fra di loro, e poi invitalo in una bettola a mangiare uno spiedino di agnello e a bere birra. Quando si sarà ubriacato, interrogalo e chiedigli quante pietanze cucina ogni giorno, quello che dà da mangiare ai cani, quello che dà da mangiare a Dalila e alla figlia, e chiedigli dov'è la cucina e dov'è la dispensa, e insomma cerca di sapere più cose possibili. Quello ti dà tutto, perchè l'uomo ubriaco rivela ciò che nasconde quando è sobrio. Dopo che avrai saputo ogni cosa, narcotizzalo col giusquiamo, indossa i suoi abiti, prendi la sporta della spesa e torna al palazzo dei piccioni, dove preparerai il pranzo per tutti e lo scodellerai, avendo cura di mettere in ogni pietanza un pezzetto di giusquiamo affinchè tutti, schiavi, cani ed anche Dalila e la figlia, non appena avranno toccato quel cibo, cadano addormentati. Allora tu ti impadronirai degli abiti di tutti e, se vuoi davvero sposare Zainab, farai bene a prendere anche i quaranta piccioni viaggiatori. " " Ascolto e obbedisco! " disse Alì, e senza aggiungere parola uscì in cerca del cuoco negro; e quando lo ebbe trovato fece a, puntino tutto quanto gli aveva detto Hasan Shumàn, ma quando arrivò al palazzo dei piccioni trovò Dalila la Volpe seduta sulla porta che controllava tutti quelli che uscivano ed entravano. Quando lo vide, Dalila la Volpe si insospettì e cominciò a gridare: " Via di qui, mariuolo! Sei venuto per combinarmi qualche diavoleria? " Alì Argentovivo si voltò verso di lei e le disse: " Con chi ce l'hai, zia? " " Ce l'ho con te! Dov'è il cuoco? Che cosa ne hai fatto? Lo hai forse ucciso o lo hai narcotizzato? " " Quale cuoco? C'è forse un altro cuoco oltre a me? " " Tu non sei il cuoco: sei un impostore! Tu sei Alì Argentovivo il Cairino! " " 0 zia, " fece Alì " tu hai le traveggole! Forse che quelli del Cairo sono neri? " Intanto, sentendo quel baccano, erano sopraggiunti gli altri schiavi, i quali presero a domandare: " Che cosa ti succede, fratello? " E Dalila: " Costui non è vostro fratello! " " Ma certo, costui è il nostro fratello Saad Allàh, il cuoco. " E Dalila: " E io vi dico che costui non è Saad Allàh, il cuoco, ma Alì Argentovivo il Cairino che si è tinto la pelle di nero. ... continua ...

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